Scritto da Dott.ssa Carla Pellegrini

Il costrutto di identità sessuale viene talvolta confuso con l’orientamento sessuale e l’identità di genere.

In realtà l’identità sessuale si costituisce sulla base di queste e altre dimensioni:

  • Sesso biologico: definito dal punto di vista biologico da cromosomi, genitali e caratteri sessuali secondari;
  • Identità di genere: la percezione sessuata di sè stessi;
  • Orientamento sessuale: l’attrazione erotica ed affettiva nei confronti di stimoli sessuali,
  • Ruolo di genere: l’insieme di aspettative proprie e altrui legate all’appartenenza di genere.

L’identità sessuale si sviluppa nel tempo attraverso un processo complesso che coinvolge fattori biologici, psicologici, sociali, culturali ed educativi. È importante non considerarla come un aspetto statico; al contrario, durante il corso della vita, può essere rinegoziata e ridefinita.

Sesso biologico

Il sesso biologico viene determinato sulla base delle caratteristiche biologiche del nostro corpo, come genitali e cromosomi. Esso può coincidere con il sesso assegnato alla nascita; tuttavia talvolta la reale e complessa biologia della persona può non essere rappresentata pienamente nella tipica distinzione binaria. Questa dimensione, infatti, viene spesso considerata come binaria, maschio o femmina. Tuttavia alcune persone possono presentare caratteri sessuali primari e/o secondari non riconducibili unicamente al sesso maschile o femminile (intersessualità).

Identità di genere

Il sesso assegnato alla nascita non sempre coincide con l’identità di genere.

Il genere è uno spettro, con il maschile e il femminile ai suoi estremi. Tra questi due poli si trovano molteplici possibilità.

L’identità di genere riflette la percezione che ognuno ha di sé, definendo chi si sente di essere e rappresentando un profondo e intimo senso di appartenenza al proprio genere.La più recente e completa definizione di identità di genere viene offerta da Egan e Perry (2001), i quali descrivono 5 componenti:

  • la consapevolezza di un senso di appartenenza al genere maschile, femminile o altro;
  • la tipicità di genere: il grado secondo cui l’individuo riconosce le proprie qualità come simili a quelle di altri che appartengono allo stesso gruppo di genere;
  • la contentezza di genere: quanto l’individuo è soddisfatto del proprio genere;
  • la pressione percepita: il modo e il grado in cui l’individuo percepisce le richieste di conformarsi alle norme del proprio gruppo di genere;
  • il pregiudizio intergruppo: l’attitudine a percepire il proprio gruppo di genere come diverso dagli altri.

Orientamento sessuale

L’orientamento si definisce come l’attrazione erotica, emotiva e/o affettiva nei confronti di persone del sesso opposto, dello stesso sesso o altro.

Non è dicotomico, cioè non si limita ad etero- od omosessuale, ma si sviluppa lungo un continuum e in modo multidimensionale.

Infatti oltre il comportamento sessuale, anche l’attrazione, le fantasie sessuali, le preferenze sociali e quelle emotive, l’autoidentificazione e lo stile di vita, contribuiscono a caratterizzare il concetto di orientamento sessuale (Klein,1993).

Ruolo di genere

Il ruolo di genere si configura a partire dalle consuetudini sociali apprese, rispetto ad un determinato genere, e alla volontà dell’individuo di conformarsi o meno ad esse. Queste consuetudini corrispondono alle aspettative che si hanno nei confronti di come una persona appartenente ad un genere debba comportarsi, esprimersi o realizzarsi. Ciò è influenzato anche dal formarsi di stereotipi di genere: idee preconcette secondo cui a maschi e femmine sono attribuite caratteristiche, ruoli e comportamenti determinati e limitati dal genere loro assegnato alla nascita.

Per cui ad esempio, gonne, trucchi ed emotività sono più facilmente associati alla figura femminile; mentre tagli corti o comportamenti di forza e competitività alla figura maschile.

È importante notare che le aspettative sociali non sono universali e possono variare significativamente da un contesto all’altro.

  • Dèttore, D. (2018). Trattato di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Klein F. (1993), The bisexual option, Haworth Press, Binghamton.Egan S.K., Perry D.G. (2001), “Gender identity: A multidimensional analysiswith implications for psychosocial adjustment”, Developmental Psychology, 37 (4), 451-463.
  • Ordine degli Psicologi della Lombardia, OPL (2021): https://www.opl.it/public/files/17141-OPL_Dossier-LGBT+_singolapdf.pdf
  • Killermann S. (2017), The Genderbread Person, https://www.genderbread.org

Articolo a cura della Dott.ssa Carla Pellegrini

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